LA SALUTE

Nonostante questa affermazione possa sembrare propagandistica, la mia esperienza mi porta ad affermare che lo Schnauzer è un cane sano, che si ammala difficilmente.

Ovviamente bisogna fornirgli le migliori condizioni di vita possibili per fare sì che la probabilità di contrarre malattie si avvicini allo zero, ma di suo lo Schnauzer non mostra particolare predisposizione a malattie genetiche di alcun tipo.

Le malattie a carico dell’apparato locomotore, ed in particolare la displasia, sono poco diffuse e, grazie alla sua struttura muscolosa ma non pesante e alla sua taglia contenuta, anche se eventualmente presenti, raramente comportano veri handicap per l’animale.

Ciò non significa, però, che i soggetti destinati alla riproduzione non debbano essere controllati, anzi! E’ necessario conoscere lo stato delle anche dei propri riproduttori per escludere comunque i soggetti gravi e scegliere il partner per l’accoppiamento che, possibilmente, oltre che essere esente da HD, abbia dimostrato di trasmettere questa sua caratteristica alla progenie, al fine di ridurre al minimo la probabilità che la malattia si manifesti in modo invalidante.

Fortunatamente questa indagine in molti paesi è di routine da molti anni, rendendo molto più semplice ricostruire la “storia” relativa all’ HD della famiglia del soggetto, senza doversi fermare al solo esito del riproduttore scelto.

L’ASPETTO

L’altra caratteristica particolarmente distintiva dello Schnauzer è ovviamente il suo aspetto esteriore.

Lo Schnauzer dovrebbe rappresentare una sintesi di forza, eleganza, armonia e compattezza …difficile far coesistere tutte queste doti, ma un bello Schnauzer ci riesce!

  • La forza è sottolineata dalle masse muscolari ben evidenti nonostante il pelo, e dal notevole sviluppo in tutte e tre le dimensioni del torace.
  • L’eleganza è confluita da una testa cesellata e ricca delle caratteristiche difese (barba e sopracciglia), da un collo di buona lunghezza, da avambracci ben sviluppati nel senso della lunghezza e da un mantello uniforme e brillante.
  • L’armonia e la compattezza dai rapporti tra lunghezza e altezza (1:1); tra altezza del torace e lunghezza arto anteriore (1:1); tra lunghezza di testa e dorso (1:2) e tra cranio e muso (1:1).

Il pelo ha un ruolo determinante nel conferire allo Schnauzer il suo tipico aspetto rustico e sofisticato allo stesso tempo: duro, dritto, fitto, aderente al corpo e più abbondante su muso, arcate sopracciliari ed arti, senza macchie.

Il colore pepe/sale omogeneo su tutto il corpo e solo più scuro sul muso, dove crea la tipica “maschera”, è dato da peli con bande di colore alternate bianche e nere.

Il mantello è croce e delizia degli appassionati: mai abbastanza duro ed uniforme, per apparire sempre al meglio richiede alcune cure, la cui frequenza è inversamente proporzionale alla qualità di partenza del pelo codificata nei geni. Penso che un vero Schnauzerista non possa dirsi tale se non cura personalmente la toelettatura del proprio beniamino, perché non ha mai provato la soddisfazione di vedere l’aspetto del proprio cane migliorare grazie al suo impegno e alla sua fatica.

Voglio specificare che tutti possono diventare dei bravi toelettatori: basta qualche dritta iniziale, molto esercizio (e tanti errori) e un buon spirito d’osservazione per capire come gestire al meglio il mantello del proprio cane. Già, perché ogni soggetto fa storia a sé: c’è quello con un pelo a maturazione veloce e quello con crescita lenta; quello con sottopelo rado e quello con sottopelo talmente fitto da richiedere un secondo stripping per rimuoverlo; quello che impiega tre settimane per essere in condizione e quello che ne richiede molto di più ecc. ecc. La vera, appassionante sfida è capire ogni tipo di pelo e sperimentare fino a trovare il modo di gestirlo che dia i risultati migliori!

IL CARATTERE

Gli Schnauzer sono degli splendidi compagni di vita…ciascuno con il proprio temperamento e con il suo modo tutto personale di manifestare il proprio affetto…Chi in modo discreto, richiedendo attenzioni avvicinandosi in punta di piedi; chi volendomi avere sempre nel suo campo visivo, richiedendo solo di tanto in tanto una parola e uno sguardo affettuoso; chi in modo più invadente, ma sempre delicato, appoggiando il muso sulle mie gambe o richiamandomi con una zampa…

La loro presenza, discreta ma risoluta, ha un effetto tranquillizzante e rassicurante, dal momento che nulla sfugge ai loro sensi, sempre vigili, anche durante il sonno. L’attenzione e la perizia con cui segnalano eventuali rumori e/o presenze sospette ha un che di soprannaturale e, nonostante gli anni di convivenza, mi stupisce sempre la loro capacità di percepire ogni minimo cambiamento nel loro territorio. Inoltre la struttura dello Schnauzer, estremamente compatta e muscolosa, ne fa molto più che un semplice avvisatore; è infatti in grado di scoraggiare eventuali malintenzionati in modo molto persuasivo, con la sua voce potente e la dentatura molto ben sviluppata. Molto spesso senza la necessità di passare alle vie di fatto!

Per questi motivi nel proprio ambiente domestico lo Schnauzer tende a non dare confidenza agli sconosciuti (seppur invitati dal proprietario!) prima di aver analizzato da una certa distanza e per qualche minuto i nuovi arrivati, senza per questo dover essere tacciato di scarsa socializzazione o, peggio ancora, di timore verso l’uomo.

Con gli altri cani, gli Schnauzer, si relazionano in modo sicuro ma senza segni di nervosismo; spesso accettando anche di subire piccole angherie o prevaricazioni da parte di cuccioli particolarmente vivaci. Vivono bene in gruppo, giocando anche da adulti; mi ha sempre colpito il modo di relazionarsi tra di loro (e spesso anche con l’uomo), privo degli schemi comportamentali di dominanza e sottomissione comuni in molte altre razze.

Umanizzando il concetto (nonostante sappia che farlo è sempre sbagliato parlando di animali), direi che il loro rapporto coi propri compagni di vita, siano essi umani o cospecifici, è…democratico: nessuno è capo, tutti sono amici! Purtroppo i problemi possono sorgere quando devono convivere a stretto contatto con cani con comportamenti gerarchici molto marcati; la mancanza di chiari segnali di sottomissione o dominanza indurrà questi ultimi a pensare di poter prevalere facilmente, ma uno Schnauzer non accetta di buon grado atti di prevaricazione per lui umilianti senza reagire!